Il matrimonio civile è la scelta più gettonata tra le coppie italiane ormai da anni a questa parte.
Si tratta di una tendenza in aumento in ogni parte del Paese, dato che sono tantissime le coppie che preferiscono il rito civico al classico rito religioso in chiesa.
In primis occorre precisare che, in merito all’iter di riferimento da intraprendere, la location deve avere una regolare validità, ed essere accreditata per poter ufficializzare una celebrazione civile.
Tale sede deve, infatti, aver ricevuto l’autorizzazione a trasferire in essa i registri per le firme di convalida.
Questa autorizzazione rappresenta un privilegio raro, ed in sua mancanza il rito non risulta autentico, ma simbolico e quindi privo di forma giuridica e di valore legale.
In questo articolo vi illustreremo tutti gli aspetti legati al rito civico, ma chiariamo subito che questa tipologia di cerimonia non vale anche per la chiesa cattolica.
Discorso diverso per chi decide di sposarsi in chiesa, dato che in quel caso il rito, o meglio, il suo effetto ha anche valore civile.
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Il matrimonio civile: la burocrazia necessaria
L’iter burocratico del matrimonio civile da tempo, grazie a delle modifiche, ha una procedura notevolmente più snella e le formalità preliminari del rito possono essere intraprese circa due mesi prima della data stabilita.
In primis, gli sposi devono fare richiesta di pubblicazione e presentarla all’Ufficiale di Stato Civile di uno dei due comuni di residenza dei futuri coniugi, e dichiarare: nome, cognome, luogo e data di nascita, la residenza e la cittadinanza, libertà di stato, assenza di impedimenti di parentela od affinità, e infine assenza di interdizione mentale e di non aver riportato condanne penali.
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Ultimate le dichiarazioni, l’ufficiale preposto redige il cosiddetto processo verbale, che ha sostituito il vecchio registro delle pubblicazioni, successivamente occorre verificare che i dati siano corretti, per sottoscrivere il tutto assieme ai futuri coniugi.
Terminata questa procedura l’ufficiale espone l’atto di pubblicazione per 8 giorni interi, per rilasciare poi il certificato di avvenuta pubblicazione. Ovviamente, se uno dei due sposi abita in un altro comune, bisogna chiedere anche la pubblicazione nell’altro comune, e tale ente locale deve affiggere le pubblicazioni sempre per 8 giorni.
Infine, il rito deve essere svolto in una location appartenente al comune ed ha il vantaggio di poter essere personalizzato a proprio piacimento.