Il lancio del riso agli sposi rappresenta un’usanza fondamentale del rito matrimoniale complessivo ed una delle più folkloristiche in assoluto.
Secondo gli esperti del settore, quando gli sposi decidono di rispettare questa tradizione vengono distribuiti piccoli sacchetti di riso crudo a ciascun ospite, che ha il compito di lanciarlo alla coppia all’uscita dalla Chiesa o della sala consiliare in cui si è svolta la cerimonia nuziale.
Le origini di questa usanza affondano le proprie radici ai tempi dell’antica Roma.
Gli antichi romani, infatti, utilizzavano semi, grano o avena, associati simbolicamente in natura alla nascita di vita nuova, per inondare la coppia di prosperità e di fertilità.
In questo modo, gli ospiti auguravano agli sposi una vita fruttuosa e ricca di benedizioni, ovviamente, in modo simbolico.
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Lancio del riso: una tradizione internazionale
Il Lancio del riso sebbene sia un’usanza più che ricorrente, specialmente in Italia, negli ultimi anni sembra essere andata un po’ scemando e per diverse ragioni, tra cui il divieto imposto da alcune sedi adibite ai riti matrimoniali, le quali proibiscono agli ospiti di rispettare la tradizione per ragioni di sicurezza e a causa dei costi di pulizia.
Ma non esiste solo il riso, molti invitati scelgono di lanciare in aria petali di rosa, coriandoli e bolle di sapone o di liberare in cielo palloncini colorati o lanterne luminose.
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Lanciare il riso agli sposi è anche e soprattutto una tradizione internazionale, ma ogni paese del mondo ha i suoi riti e le sue usanze particolari, come in Svezia dove per tradizione si inserisce nel bouquet della sposa un rametto di mirto, simbolo dell’amore.
In Africa, invece, durante le cerimonie nuziali è il colore dell’abito ad assumere un valore allegorico, ad esempio, la tonalità oro rappresenta la prosperità mentre il verde è sinonimo di vita.
Insomma, un rito internazionale che continua ad essere praticato in ogni parte del mondo.
