Matrimoni: miti, leggende e tradizioni

Il matrimonio è un rito immortale, che si compie da secoli, attraversato epoche e popoli diversi.

Il rito nuziale esiste infatti dai tempi degli antichi Egizi e dei Romani, e molte delle tradizioni antiche di queste popolazioni sono ancora oggi assolutamente attuali.

Organizzare un matrimonio significa anche incontrarsi, o “scontrarsi” con una serie di riti e tradizioni, che da sempre impreziosiscono il giorno più bello della vita di due innamorati.

Napoli, ad esempio, è una delle città più folkloristiche ed aperte alla promozione delle tradizioni ma, allo stesso tempo, anche molto proclive alle nuove tendenze.

Anche nella capitale del sud, come in America, le feste organizzate per consegnare i regali ai futuri sposi si stanno diffondendo a macchia d’olio.

In realtà, però, questa tradizione ha radici molto antiche.

In questo articolo parleremo di tutti i miti e le leggende che riguardano il matrimonio, per ricordare che si tratta di un evento unico, e che nel tempo non è mai passato di moda.

Un evento che è sempre aperto all’innovazione, ma che non disdegna affatto le tradizioni!

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Gli anelli nuziali

Gli anelli nuziali sono utilizzati fin dai tempi degli antichi Egizi, che al posto dell’oro preferivano attorcigliare dei ramoscelli, mentre a consolidare l’usanza delle fedi all’anulare furono i Romani.

I nostri avi decisero poi che le fedi dovevano essere indossate alla mano sinistra perché, secondo le credenze dell’epoca, dall’anulare sinistro partiva una vena che portava dritta al cuore della persona amata.

Per quanto riguarda lo scambio degli anelli, invece, tale simbolo risale addirittura al Medioevo.

Il velo nuziale

In altre epoche l’amore tra due persone, spesso, nasceva solo dopo il matrimonio. Causa di ciò era il fatto che l’unione tra i futuri sposi rappresentava anche una mera unione tra due patrimoni familiari.

Gli sposi, nella stragrande maggioranza dei casi, non riuscivano neppure a incontrarsi prima del giorno del matrimonio, dato che le famiglie erano spesso alle prese con le ultime “trattative nuziali”.

Il velo, quindi, serviva a rimandare, solo alla fine, il momento in cui la ragazza avrebbe svelato le sue fattezze.

Il velo serviva anche ad evitare ripensamenti o lamentele da parte del giovane, magari scontento dalle mancate grazie della sua futura sposa…

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L’abito bianco

La monda dell’abito bianco per le donne è invece molto recente.

La prima donna nota ad indossare un vestito bianco fu Anna di Bretagna per le sue nozze con Luigi XII di Francia.

Per la nobile si trattava del terzo matrimonio, ma nonostante ciò il colore immacolato della veste divenne nel tempo un richiamo alla purezza della sposa.

Ma a rendere “trendy” l’abito candido fu la regina Victoria.

Il suo vestito morbido, con un’ampia gonna e decori di pizzo di Honiton, rappresentò una vera innovazione per quel periodo, parliamo del 1800’.

Il bianco fino ai primi del 900’, infatti, non lo sceglieva nessuna, dato che la tonalità̀ di moda per l’abito nuziale era il blu.

Colore che simboleggiava virtù!

Questa volta abbiamo scelto la storia come protagonista del nostro articolo pre-natalizio, e cogliamo l’occasione per farvi i nostri migliori auguri!

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