Matrimonio sotto la pioggia, matrimonio fortunato? Diciamo di sì!
Ma in effetti la pioggia durante un matrimonio può arrecare qualche spiacevole problema.
Se vi sposate in autunno o in inverno le possibilità di imbeccare in giornate grigie che portino nuvole e, inevitabilmente un po’ di pioggia, purtroppo aumentano.
Ovviamente, l’acqua che piove dal cielo non può rovinare il giorno più bello della vostra vita.
E allora, com’è possibile risolvere il problema? L’organizzazione, in questi casi, è l’unica chiave per accedere a tre possibili soluzioni che spiegheremo a voi futuri sposi.
La location adatta
Per evitare “tragedie” conviene scegliere una location che offra soluzioni al chiuso.
Anche per la parte iniziale del banchetto dedicata all’aperitivo, e soprattutto una struttura che offra spazi protetti da utilizzare anche per le foto di rito.
Una location capace di “contrastare” le gocce che il cielo invierà sulla terra, ma che di sicuro non scalfiranno le grandi emozioni che quel giorno gli sposi vivranno.
Fotografo adatto
Un fotografo capace di inventarsi soluzioni giuste per le location ideali da scegliere e sfruttare per rendere, lo stesso, le foto di rito uniche e magiche.
Un fotografo arguto, e soprattutto capace di vivacizzare gli sposi durante il servizio fotografico, momento fondamentale per immortalare i momenti unici.
Vestiti adatti
In primis munirsi di ombrelli ben abbinati agli abiti nuziali.
Magari scegliete ombrelli con colori vivaci, in modo da risultare come elementi di spicco, capaci di impreziosire le figure dei due sposi.
E soprattutto, utilizzate ombrelli pratici e non di piccola struttura.
I coprispalle sono un altro elemento utile per contrastare gli schizzi del tempo nuvoloso, soprabiti che renderanno entrambi gli sposi più accattivanti ed eleganti nel giorno delle nozze.
E poi, inevitabilmente, le scarpe: impermeabili e dalla struttura spessa, tale da non danneggiare e non macchiare con fango e terriccio di “circostanza” la calzatura.
Quindi, se un matrimonio bagnato vuole essere “fortunato” basta che sia ben “organizzato”.