L’ora della verità
Definire chi fa cosa, o addirittura come, nell’epoca dei “tuttologi del web” e non solo è un impresa titanica. L’esperienza e la tradizione, legate allo svolgimento di un mestiere, che nel tempo si è trasformato, in un arte, possono e devono fare la differenza. Ma, soprattutto, rappresentano la guida nel mare dei tuttologi.
La creazione di un abito da sposa, come e più delle altre, è un arte, tra le più antiche e sopraffine.
Il pensiero disegna le forme, la logica ne calcola le misure ed il gusto, assieme all’esperienza, determina la giusta combinazione tra taglio e tessuto. E a proposito di “piacere” e di “bellezza”, cosa può rendere un bell’abito ancor più bello se non un ricamo, un pizzo o un merletto?
Ma questi oggetti meravigliosi, da dove vengono e soprattutto chi sono?
Dal principio vi era il ricamare, ovvero l’arte di disegnare con ago e filo su di un tessuto. Antica, raffinata e orientale. Dall’Egitto , ed in generale dal Medio Oriente, il “racam” giunge in Europa affascinando nobili, papi e popolo. Un potere che si è rafforzato nel tempo, attecchendo tutti i settori della moda ed ovviamente anche e soprattutto quello della sposa. Un amore eterno la cui fiamma si riaccende ogni qual volta una futura sposa, al momento della scelta, che non sa e non può rinunciare a quel tocco di romanticismo e di eleganza in più.
Altro chiarimento da fare riguarda il pizzo o merletto o trina. E’ gia tre nomi diversi per indicare l’arte di disegnare, sempre con ago e filo, un idea nel vuoto.
Il pizzo, infatti, non poggia su alcun tessuto ma viene realizzato grazie al supporto di telai e simili. Tra le star del settore vi è sicuramente “chantilly”, dal nome dall’omonima città francese, come la gustosa crema, si presenta morbido e raffinato.
Il pizzo macramè, altro protagonista del mondo, riporta la storia del ricamo nuovamente in Oriente. La parola stessa (macramè) infatti arriva dalla terra dei faraoni, dove con migramah (frangia per guarnizione) si indica un tipo particolare di abbellimento di stoffe,
Sia lo chantilly che il macramè, diffusissimi nel mondo della sposa, possono e vengono utilizzati sia in sovrapposizione ad un tessuto che di un ricamo.
Piccole pillole di storia per conoscere ed apprezzare il proprio futuro abito dei sogni che racconta le emozioni di chi lo sceglie e, nello stesso tempo ed allo stesso modo, le emozioni di chi lo ha creato.
“Un abito ricamato è un abito su cui con pazienza e generosità un artigiano ha disegnato col solo potere del saper fare un motivo, un idea, un po’ della sua preziosa arte.”